Vasco Ascolini incontra Canova, Thorvaldsen e De Chirico

biografia

Nato nel 1937 a Reggio Emilia, Vasco Ascolini si afferma in Italia e all’estero nella seconda metà del Novecento sia per le sue fotografie a tema teatrale che per gli scatti dedicati ai reperti museali e architettonici del passato, a partire dagli anni Ottanta. Egli inizia la sua produzione fotografica nel 1965 e in breve tempo acquisisce un importante bagaglio tecnico anche grazie all’amicizia con Stanislao Farri.
Dal 1973 al 1990 diventa fotografo ufficiale del Teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia, iniziando così una lunga carriera in Italia e soprattutto all’estero.
Dagli anni Ottanta le sue opere vengono esposte in una serie di mostre internazionali: tra le più significative si ricordano la retrospettiva sul suo lavoro teatrale esposta nel 1985 al Lincoln Center di New York e l’esposizione di Aosta del 1989 dal titolo Vasco Ascolini. Aosta metafisica e altri luoghia cura di Ernst H. Gombrich, che nell’occasione scrive per lui il solo testo critico di fotografia della propria carriera – se si eccettua quello su Henri Cartier-Bresson.

MUSEI E ISTITUZIONI

Le opere di Vasco Ascolini sono attualmente ospitate in numerosi musei e istituzioni, in diversi paesi del mondo:

Tokyo College of Photography, Tokyo;
Lincoln Center Public Library, New York;
Metropolitan Museum, New York;
Victoria and Albert Museum, Londra;
The Solomon R. Guggenheim Museum, New York;
MOMA – Museum of Modern Art, Library Collection Artistsfiles, New York; Children’s Dance Research M. Brooks of Harlem, New York;
Centre G. Pompidou Musee D’art Moderne, Parigi;
Archives du Musee Rodin, Parigi;
Archives du Louvre, Parigi;
Musee Carnavalet, Parigi;
Musee De Beaux Arts De Nancy, Nancy;
Musee de Beaux Arts du Petit Palais, Parigi;
Musee Du Petit Palais, Parigi;
Maison Europeenne de la Photographie, Parigi;
Bibliotheque Nationale, Parigi;
Archives Photographiques de l’Ecole Nationale Superieure des Beaux Arts, Parigi;
Archive du Parc de St. Cloud, Parigi;
Archive du Centre de Monuments Nationaux, Parigi;
Archives du MuseeNational de Versailles et Trianon, Versailles;
Ecole Nationale de la Photographie, Arles;
Texas University, Austin;
Museum of Fine Art, Boston; UNAM – University of New Mexico
Art Museum, Albuquerque;
Centre de la Photographie de Genève, Ginevra;
Musee de la Photographie, Charleroi;
Musee Reattu, Arles;
Fototeca della Biblioteca Municipale Panizzi, Reggio Emilia;
Gernsheim Collection, Lugano;
Franklin Furnace, New York;
Museo del Teatro Nazionale Finlandese, Helsinki;
Museo Italo Americano, San Francisco;
Regione Autonoma Valle d’Aosta, Aosta;
Visual Studies Workshop, Rochester;
Musee A. Batut, Labruguière;
Centre Mediterraneen de la Photographie, Bastia;
Archivio Fotografico Comunale, Modena;
Charles Henri Favrod Collection, Losanna;
Open University, Londra;
Archive der Antikensammlung – Pergamon Museum, Berlino;
Fondazione Italiana per la Fotografia, Torino;
Musee d’Art et d’Archeologie, Aurillac;
Archives de la Fondation Regarde de Provence, Marsiglia;
Museu da Imagem, Braga;
Archivio di Stato, Reggio Emilia;
Archivio di Stato, Parma;
Archivio Fotografico di Palazzo Magnani, Reggio Emilia;
Archive Iut, Arles;
Archive Insa, Lione;
Museo della Fotografia, Mannheim;
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma, Parma;
Museo Nazionale del Bargello, Firenze;
MACS – Museum of Contemporary Arts, Mons
Fondazione Pasquale Battista, Milano.

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