Il catalogo della mostra “Echoes” dedicata a Vasco Ascolini, a cura di Luca Carnicelli, rappresenta un viaggio profondo e poetico attraverso le tematiche fondamentali dell’opera del celebre fotografo. L’intreccio tra mito, filosofia e arte crea una narrazione avvincente che esplora la complessità dell’esistenza umana.
Le fotografie di Ascolini si configurano come specchi dell’anima, riflettendo un gioco continuo tra luce e ombra, presenza e assenza. Il mito di Eco e Narciso di Ovidio, centrale in questa raccolta, diventa metafora visiva ed esistenziale. Narciso, perso nell’ammirazione del proprio riflesso, rappresenta l’ossessione per l’identità e la ricerca di sé, mentre Eco, condannata a ripetere le parole altrui, incarna il desiderio inappagato e la perdita della propria voce. Ascolini cattura questa dualità, trasformando ogni scatto in un dialogo silenzioso ma intenso tra l’essere e l’apparire.
L’opera di Ascolini dialoga con le riflessioni filosofiche di Heidegger, Sartre e Nietzsche, indagando temi quali la transitorietà dell’esistenza e la fragile bellezza delle sue forme. Heidegger, con il suo concetto di “esserci”, trova un’eco nella capacità di Ascolini di catturare l’essenza fugace del momento. Le fotografie diventano meditazioni visive sulla presenza, sul modo in cui l’essere si manifesta nel mondo, e come questo essere sia sempre già catapultato nel tempo e nello spazio.
Sartre, con la sua esplorazione della coscienza e dell’essere-per-sé, offre un altro strato di comprensione alle opere di Ascolini. Le immagini non sono semplici rappresentazioni, ma piuttosto rivelazioni dell’interiorità, che catturano il flusso della coscienza e la tensione tra l’essere e il nulla. La fotografia di Ascolini diventa quindi una forma di riflessione esistenziale, un modo per esplorare la natura della realtà e la percezione dell’io.
Nietzsche, con la sua filosofia del divenire e della volontà di potenza, risuona nell’energia vitale delle fotografie di Ascolini. La bellezza effimera, la metamorfosi emotiva e la lotta per l’affermazione di sé sono temi che si intrecciano in queste immagini, offrendo una visione dinamica e profonda della condizione umana.
Il catalogo della mostra “Echoes” diviene un’opera d’arte in sé, che invita i lettori a immergersi in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Ogni immagine è un invito alla contemplazione, un’esplorazione della memoria, dell’identità e del contrasto visivo. Le 55 fotografie vintage, stampate personalmente da Ascolini su carta baritata ai sali d’argento sono frammenti di un dialogo continuo tra il passato e il presente, tra il visibile e l’invisibile.
Attraverso “Echoes”, Ascolini ci conduce in un mondo di riflessi e sguardi, di silenzi eloquenti e presenze enigmatiche, catturando la transitorietà dell’esistenza umana e la bellezza fugace delle sue forme. Questo catalogo è un’opera imperdibile per chiunque desideri approfondire la conoscenza di un grande maestro della fotografia contemporanea e per coloro che cercano di comprendere le profonde connessioni tra arte, mito e filosofia.