Sola contro la mafia

Maria, donna-bambina, si consegna inconsapevolmente nelle mani di un boss della mafia pugliese che la soggioga, ne fa una sua proprietà e la usa per compiere operazioni e traffici illeciti. La sua coscienza, narcotizzata da un “amore malato”, si risveglia solo dinanzi alla vita che si rinnova nel suo grembo. La gravidanza, custodita e difesa con le unghie, irrompe come bagliore nel buio della sua martoriata esistenza per diventare lama con cui trinciare i fili della crudele ragnatela che la avvolge.

Con la fuga e la decisione di farsi “testimone” contribuirà a sgominare uno dei più efferati clan della cosiddetta “quarta mafia”. Ma a Maria non sarà restituita la libertà.

Costretta, sotto protezione e con altre identità, a peregrinare con suo figlio per la penisola, sperimenterà quanto crudele sia la “prigionia legalizzata” dei testimoni di giustizia e l’insensibilità delle istituzioni.

La storia di Maria, della sua forza e del suo coraggio è una storia vera iniziata nel nord della Puglia a metà degli anni ottanta e non ancora terminata.

Domenica 28 Maggio ore 18.30

Teatrermitage
con Arianna Gambaccini
adattamento e regia Vito d’Ingeo
disegno luci Claudio De Robertis
tratto da “Non la picchiare così. Sola contro la mafia” di Francesco Minervini, ed. La Meridiana.
In collaborazione con Libera Puglia