RESTAURO DELLA STATUA DELLA VERGINE ADDOLORATA – “IL PARADIGMA DI UNA SOCIETA’ IDEALE” CONCERTO CELEBRATIVO DEL QUARTETTO LEONARDO
Attraverso la collaborazione tra Vestina Gas & Luce, la Fondazione Pasquale Battista ed altre importanti realtà locali abruzzesi, quali l’Arcidiocesi Metropolitana di Pescara Penne, la Parrocchia dell’Annunciazione del Signore in Penne e il Comitato per le Celebrazioni della Settimana Santa a Penne, si è voluto restituire alla comunità di Penne (PE) un pezzo importante della propria storia, legato in maniera indissolubile alla tradizione del territorio.
L’intervento conservativo ed estetico ha riportato agli splendori del XVIII sec. la statua lignea della Vergine Addolorata della Chiesa dell’Annunziata che accompagna la processione del Venerdì Santo di Penne, una delle più antiche d’Abruzzo.
Il Quartetto Leonardo, un ensemble costituito da giovani promesse della musica d’arte, ha coronato l’evento inaugurale della Statua restaurata con un concerto celebrativo tenutosi mercoledì 15 settembre 2021 presso lo Spazio Eventi Musica e Arte dell’Auditorium San Giovanni Evangelista di Penne.
“Alla base dell’impianto culturale della serata ruotano due elementi principali: la struttura del programma musicale e il contenuto spirituale riassunto nel titolo.
Il programma musicale punta a ripercorrere la storia del quartetto classico attraverso due dei più illustri compositori della storia, Mozart e Beethoven, dietro cui si erge, come un’ombra, la figura di un terzo compositore, padre del quartetto, della sinfonia e della sonata: Franz Joseph Haydn. La sua figura è disseminata ovunque in questo programma, a partire dalla dedica del Quartetto K. 458 di Mozart. Insieme, questi tre magnifici compositori, rappresentano la sintesi assoluta del classicismo viennese.
Il titolo “Il paradigma di una società ideale” è invece un concetto estrapolato dal pensiero di uno dei massimi compositori italiani d’avanguardia: Luciano Berio. La società ideale è una società profondamente equilibrata, nella quale le due anime che la compongono, lo Stato e l’individuo, dialogano senza eccessi, senza che nessuna delle due prevalga mai sull’altra. Ed è proprio nel quartetto per archi che questo equilibrio tra l’individualità dei singoli strumenti e il rispetto dell’Insieme prende corpo, in un gioco di equilibri perfetto ed irripetibile, una sorta di paradigma ideale di una società perfetta” – Luca Carnicelli
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